Caso Prosek - Razzolini (FdI): "A Venezia il tavolo di opposizione alla menzione geografica europea per il vino croato”

04 novembre 2021

(Arv) Venezia 4 nov. 2021 -  “Ho seguito con attenzione i lavori del gruppo di opposizione alla menzione geografica tradizionale europea per il Prosek croato, riunitosi lo scorso martedì a Venezia alla presenza del presidente veneto Luca Zaia e del sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. Così il consigliere regionale Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni, nonché membro della Terza Commissione consiliare permanente a Plazzo Ferro Fini in tema di politiche agricole di interesse regionale, nazionale e comunitario. 

"Guardo con fiducia al lavoro del tavolo tra Regione e Ministero - dichiara Razzolini - per impedire il riconoscimento della denominazione del vino Prosek richiesta dalla Croazia. L'istruttoria e il dossier sono ben strutturati con una doppia lettura storica e giuridico-burocratica da trasmettere quanto prima all'Europa".

"Non c'è più tempo da perdere - continua il consigliere - Dopo l'imbarazzante scivolone linguistico, ma soprattutto di contenuto, dell'eurodeputato del M5s al Parlamento europeo della scorsa settimana, è necessario fare presto e bene. Il rischio è quello di originare un precedente pericoloso, che potrebbe indebolire l'intero sistema di protezione giuridica dei marchi di tutela, oltre a generare confusione nei consumatori internazionali".

"Il caso Prosek - sottolinea Razzolini - è l'ennesimo attacco al Made in Italy a colpi di Italian sounding: un danno enorme per il vino italiano più venduto al mondo. C'è in gioco lo sfruttamento del nome Prosecco e del suo territorio, dove già non è semplice far percepire le differenze della piramide qualitativa che vede all’apice l’area storica di produzione in virtù delle caratteristiche del suolo e del microclima di collina, non a caso riconosciuta Patrimonio dell’umanità per il suo paesaggio culturale".

"Creare ulteriore confusione approvando un nome ingannevole non ha alcun senso e fa solo danni. Sul Prosecco si strumentalizza troppo: è ormai chiaro come sia fondamentale localizzare il nome di un vino al proprio territorio, così com'è per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”, conclude Razzolini".